Le previsioni del bollettino Meteomar, trasmesse sul canale VHF 68, spesso si rivelano sbagliate. Conoscere il meteo in mare è una questione di sicurezza
Vi raccontiamo come l’andar per mare in questi anni sia cambiato, in meglio. E di come l’evoluzione tecnologia abbia influenzato positivamente la navigazione rendendola più facile ed affidabile. Ma questo sviluppo sembra non avere toccato il bollettino Meteomar, trasmesso sul canale VHF 68, la fonte “ufficiale” delle previsioni meteorologiche italiane.
Ogni anno riceviamo proteste di lettori che ci scrivono per lamentarsi di previsioni disastrosamente errate. L’ultima ce l’ha raccontata Mauro Levini che si è fidato del bolletino Meteomar del VHF che annunciava una burrasca forza 7 da Nor Ovest nel Tirreno meridionale.
La disavventura di Mauro
Levini fa i suoi calcoli, ha una buona barca a vela, il vento previsto gli è favorevole perché proviene da poppa. Decide di partire, andando a vela non si preoccupa di fare gasolio. Passano le ore, ma della burrasca annunciata neppure l’ombra, anzi.
Il vento è talmente debole che è costretto a navigare a motore. Ma, ahimé, il gasolio scarseggia e deve spegnere il propulsore e navigare a vela, ciondolando in mezzo al Tirreno meridionale alla velocità di 1/2 nodi.
Voi direte, meglio un annuncio di burrasca sbagliato che una previsione meteo di bonaccia di mare e vento, che nella realtà si tramuta in un forza 7.
Errori che incidono sulla sicurezza
Ma l’ente che emette il Bollettino “ufficiale” del Mar Mediterraneo non si rende conto che sta giocando con l’incolumità di decine di migliaia di naviganti? Come è possibile che nell’era dei satelliti meteo, delle previsioni azzeccate a 10 giorni (sì, meglio quelle a pagamento che rischiare la pelle!) le stazioni VHF trasmettano dei bollettini così inaffidabili? Non si rendono conto dei rischi che possono correre ai diportisti?
Non siamo degli esperti meteo, ma se guardiamo quanto sono ampi i settori (solo 22 per tutto il Mediterraneo!) nei quali sono suddivise le aree di previsione Meteomar, senza distinzione tra zone sottocosta e altomare, è facile comprendere perché sono inaffidabili queste previsioni “ufficiali”.
Forse è arrivato il momento di chiudere questo servizio che non solo è inutile, ma pericoloso. Con il mare non si scherza!