Per la Volvo Ocean Race 2011-12 scendono in acqua i nuovi Open 70. Cambia il percorso, per quella che si annuncia come una sfida tra tre progettisti: Farr, Botin e Kouyoumdjian
di Andrea Falcon
Sta per ricominciare lo spettacolo del giro del mondo al quale, fino a qualche tempo fa, avevamo sperato di poter vedere anche l’equipaggio di Italia 70 con Giovanni Soldini al comando che, invece, non ci sarà.
Dopo tutto, partecipare alla Volvo Ocean Race ormai è diventato impegnativo quasi quanto alla Coppa America. Non tanto per una questione di budget (dove il rapporto è ancora mediamente di uno a quattro), ma per contenuto tecnico.
Il livello ha raggiunto picchi altissimi anche in questa regata oceanica. Partire sapendo di non avere alcuna possibilità di vittoria non ha proprio senso (a meno che non si voglia fare esperienza in previsione di una seconda campagna).
Sei i team iscritti alla prossima edizione, che inizierà il 29 ottobre prossimo con una regata tra le boe davanti ad Alicante, in Spagna. Da qui poi partirà anche la prima delle nove tappe del giro, il 5 novembre. Potrebbero sembrare pochi, sei team, ma non è così. Nella moderna Volvo Ocean Race non esistono più le comparse che fanno numero; tutti i partecipanti sono candidati alla vittoria, mentre in passato, pur essendoci flotte più consistenti, la lotta era limitata a due, al massimo tre, team.
LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2011-2012
L’edizione 2011-2012 della Volvo Ocean Race presenta molte novità. La prima è il percorso che vede diversi porti di tappa inediti, tra cui Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), Sanya (Cina), Itajaì (Brasile), Lisbona (Portogallo) e Lorient (Francia).
Una “rivoluzione” geografica che condiziona non poco le strategie dei team, costretti sin dalle fasi progettuali della barca a fare attente valutazioni tecniche. Mentre in passato il giro del mondo era una corsa prevalentemente al lasco, con una rotta tracciata in questo modo si devono prevedere anche tante settimane di bolina. Inoltre, non affrontando più solo tratti oceanici, si dovrà essere competitivi anche con venti leggeri.
A rendere più difficile il gioco, contribuisce la nuova regola del numero massimo di vele stazzabili, ridotto a 17 (dalle 24 delle edizioni precedenti) per tutto il giro. I team studieranno attentamente il meteo e dovranno scendere a compromessi, perché sarà impossibile avere la barca perfetta e le vele giuste per ogni condizione.
39.000 MIGLIA
Sopra, Telefonica, uno dei tre nuovi Volvo Open 70 disegnati da Juan Kouyoumdjian. Sotto, la mappa del percorso della Volvo Ocean Race: il giro del mondo partirà da Alicante (Spagna) il 5 novembre e terminerà a Galway, in Irlanda, il 7 luglio 2012 dopo 39.000 miglia di navigazione divise in nove tappe.